martedì 16 febbraio 2010

Salviamo il Parco della valle del Lambro!

Il Bene Comune Lombardia e la Lista Civica Per il Bene Comune Concorezzo aderiscono all'appello di BrianzaCentrale per salvare il parco Valle del Lambro: qui potete trovare ogni informazione http://brianzacentrale.blogspot.com/2010/02/si-moltiplicano-le-adesioni-per-salvare.html

Si moltiplicano le adesioni per salvare il Parco valle del Lambro



Caro Presidente, salvi il parco!

Sembra un'affermazione assurda, infatti l'ente di gestione di un parco regionale esiste proprio per tutelare il territorio e migliorare la qualità della vita, ma è apparsa sui giornali locali una notizia molto preoccupante:


Arcore, Berlusconi vuole Milano 4, un business da 220 milioni di euro.

L' Idra, l'immobiliare di famiglia del premier, ha presentato alla giunta della cittadina, capitanata da Marco Rocchini, un progetto che vuole edificare 150.000 metri cubi in cambio una casa di riposo e di 20 milioni di oneri di urbanizzazione, che non riparerebbero per nulla i danni dell'insediamento.

Tra Milano 4 ed area Falck, Arcore avrebbe quasi il 20% di abitanti in più in pochi anni. Significherebbe servizi al collasso e traffico ancor più caotico, una vivibilità compromessa per sempre.

L'area, all'interno del parco regionale, è uno dei corridoi ecologici della Dorsale Verde nord Milano, un progetto inserito nel PTCP per salvare e connettere tra di loro le ultime aree verdi della Brianza. Con la colata di cemento ipotizzata i parchi brianzoli dell'Est Milano diventeranno giardinetti di una megalopoli, più o meno come lo è Parco Solari nel centro di Milano 1.

Le aree agricole sono importanti per creare anche a nord di Milano un parco di cintura intorno alla Brianza, territorio con percentuali urbanizzazione più alte d'Europa e in cui vivono ammassati quattro milioni di esseri umani, che devono condividere gli spazi disponibili con aree produttive di ogni genere e dimensione, autostrade, strade statali e provinciali, svincoli giganteschi, vaste superfici degradate, ex paesi e cittadine ormai conurbate senza soluzione di continuità a costituire agglomerati dormitorio, tutti uguali e senza identità.

Nel cuore della Lombardia il fiume Lambro e il Parco Valle Lambro “hanno già dato", concedendo larga parte del territorio a Pedemontana, un nastro d'asfalto che porterà altre auto, altro rumore ed inquinamento e speriamo non ulteriore cemento. Pedemontana taglierà in due il parco, modificando per sempre il territorio; saranno aperti cantieri che dureranno anni, aggiungerne altri nello stesso comune produrrà la paralisi del traffico.

L’acqua del fiume è importante, ma il parco del Lambro, non è solo quello, non è solo un parco naturalistico, è parco perché ha brandelli del bel paesaggio agrario della Brianza, ammirato da grandi viaggiatori e poeti del mondo. Noi brianzoli lo stiamo distruggendo. La Valle Lambro, se ripensata, potrebbe essere non solo conservata nei suoi valori storico-paesistici, ma anche diventare una straordinaria risorsa ricreativa per il buon vivere di chi abita in questa regione. Costruire edifici nelle zone agricole extra parco naturale di queste o di più piccole dimensioni, vuol dire invece distruggerlo in modo irreversibile.

Anche se il richiedente del progetto è una persona molto influente nella politica e negli affari, si può creare un precedente pericolosissimo. Se un parco regionale può' essere cementificato con tanta facilità allora ci chiediamo: ma i parchi a cosa servono?

L'Ente Parco ha il dovere morale e una precisa responsabilità istituzionale di dire NO a questo scempio, non tanto per noi che scriviamo oggi, quanto per le generazioni che verranno. Vogliamo che i nostri figli possano conoscere e identificarsi con la Brianza, ossia un territorio ben preciso con la sua cultura e la sua storia millenaria, e non con un ammasso interminabile di case, capannoni e strade tutte uguali.

La difesa dell'identità del nostro territorio passa da scelte cruciali come questa, siamo sicuri che Lei e l'ente che Lei rappresenta non vorrà assumersi la responsabilità di una scelta così clamorosamente contro la nostra storia.

Cordiali Saluti

lunedì 1 febbraio 2010

Ecco cosa un cittadino della Lombardia dovrebbe assolutamente sapere


Ecco cosa un cittadino della Lombardia dovrebbe assolutamente sapere
Non sono un mago né di statistiche né di proporzioni, ma immagino che quello che tra poco scriverò lo conosca veramente solo una piccola parte dei cittadini lombardi.

Mi auguro prima di tutto che i tre principali candidati alle prossime Elezioni Regionali in Lombardia, Cavalli, Formigoni e Penati, trattino quest’argomento in campagna elettorale, almeno a titolo informativo.

Ebbene cari amici lombardi c’è qualcosa che dovreste assolutamente sapere, e quel qualcosa è una linea sottilissima, un filo invisibile che vi potrebbe collegare alle tragiche sorti della Grecia.

Già, della Grecia.
Credetemi, non ci credevo nemmeno io, ma invece è così.
Seguitemi e capirete perché.
Ieri apprendevo da Soldionline.it della disastrosa situazione della Grecia: ha un debito pubblico che secondo le previsioni di quest’anno, supererà il 120% del PIL ed un deficit atteso al 12,7%. Gli occhi di tutti gli analisti economici del mondo sono puntati sulla Repubblica Ellenica. C’è chi parla addirittura di un’eventuale uscita dall’Euro per il Paese Greco, sebbene il Presidente della BCE Trichet l’abbia categoricamente scongiurato.
Ieri Angelo Baglioni e Massimo Bordignon de LaVoce.info, sostenevano tutto sommato l’impossibilità del fallimento dell’Economia Greca: i due professori di economia prevedono infatti un necessario intervento dei Paesi Membri di Eurolandia in aiuto della Grecia, poiché non intervenire potrebbe avere conseguenze imprevedibili, potrebbe contagiare gli altri Paesi dell’UEM fino a costringerli a necessari interventi futuri, interventi ancora più costosi per salvare l’economia non di un solo Paese ma dell’intera Unione Europea (non salvare Leman Brothers, ad esempio, ha avuto conseguenze sull’intero sistema economico finanziario mondiale).
Ma allora, vi chiederete, cosa c’entra la Lombardia?
La Lombardia c’entra e come: vi consiglio di leggere questi due articoli, uno del Sole24ore e uno del sito Blitzquotidiano, per provarci a capire qualcosa.
Nel 2002 la Regione guidata da Roberto Formigoni decise di emettere un prestito obbligazionario di un miliardo di dollari, con scadenza nel 2032, presso due banche: la svizzera Ubs e l’americana Merrill Lynch. La legge consente alla Regione di indebitarsi a lungo termine, a patto che crei un piano di ammortamento per non gravare sulle generazioni future: la Regione deve creare un "sinking fund" (un salvadanio creato e gestito dalle stesse banche), nel quale a poco a poco deve mettere i soldi per ripagare il debito.
Fatto sta che le due banche non tengono questi soldi fermi, tant’è che i soldi versati dalla Lombardia nel "sinking fund", l’Ubs e la Merrill Lynch li hanno investiti in titoli obbligazionari, ed una parte più cospicua di questi titoli, ben 115 milioni di euro, s0no stati investiti proprio in titoli obbligazionari greci.
Il problema è che se il fondo fa investimenti sbagliati, la perdita grava solo sulla Regione Lombardia: le banche hanno rendimenti senza rischi, la Regione invece ha dei rischi senza rendimenti.
Ho provato solo a sintetizzarvi quella che potrebbe annunciarsi una vera e propria catastrofe, vi prego di cliccare i link degli articoli per avere un’idea ancora più chiara dell’intera faccenda.
Credo che comunque il Presidente Formigoni in primis (non può dire "Io non c’ero"), debba dare delle spiegazioni o almeno informare e tranquillizzare i cittadini lombardi in merito ai rapporti tra il Pirellone ed il Partenone. Sarebbe giusto che anche Giulio Cavalli e Filippo Penati ne parlassero in campagna elettorale: se scoppiasse la bomba ellenica, l’economia dell’intera Regione Lombardia potrebbe correre dei rischi non di poco conto.
La mia intenzione non è né allarmare né insinuare nulla del genere, non ne ho né le doti né le capacità di poterlo fare: credo solo che una notizia del genere, i cittadini lombardi oggi non possono non saperla.

(da http://www.agoravox.it/Ecco-cosa-un-cittadino-della )